Jamil

Caro Vijey

sono Jamil, è da tanto tempo che non ci scriviamo, ricordo l’ultima volta è stata per raccontarti del battesimo della mia sorellina che non hai conosciuto. Come stai? E la tua fidanzata Shaila come sta?
Ho pensato di scriverti per raccontarti di un episodio molto importante per me.
Ricordo tutto di quell’ episodio: il giorno che sono partito l’ultima volta da casa mia.
La mattina mi sono svegliato più tardi perché non avevo dormito bene la notte.
Quando io ho visto la mia famiglia, erano tutti quanti in silenzio.
Mia madre aveva preparato la colazione per me e mia sorella, ma io non la vedevo così ho domandato: “ma mamma dove è?”, lei ha detto: “sta piangendo in cucina”, così sono andato in cucina e ho abbracciato mia mamma e ho detto: “non piangere, io torno velocemente.”
Poi io ho salutato tutti gli amici, mia zia e tutte le persone della famiglia.
Quando mi sono seduto in macchina ho pensato subito: “quando ritornerò a casa mia?”, ho pensato che qualcosa mancava nella mia borsa, così sono tornato a casa e ho visto che mia nonna piangeva come una bambina. Lei ha detto: “quando tu torni a casa, io non ci sarò più al mondo. Questa è una grande tragedia per la mia vita”.
Non avevo una parola da dire per tutti. Per la strada io ho pianto
Ora abito a Napoli, in Italia, ma il mio cuore resta a casa mia.
Mia nonna nel mondo non c’è più.
Io ricordo tutto di quel giorno, ogni volta che chiamo la mia famiglia mi ricordo della faccia triste di mia madre che piangeva e del mio ultimo giorno in BANGLADESH prima della partenza.
Aspetto una tua risposta, spero di sentirti presto.

Un abbraccio
Jamil