Ousmane
Ciao mamma,
ti scrivo questa lettera con il cuore pieno di felicità che mi deve dare la forza per battermi e riuscire in questa avventura in Italia che, a casa nostra, chiamiamo il paradiso che si è trasformato in un inferno.
Come stai a casa? I miei fratelli stanno studiando? Se stanno studiando dì loro che gli prometto di mandarli a scuola calcio.
Come ti ho già raccontato altre volte, non è facile trovare un lavoro in Italia. Sono andato a confidarmi ad un centro per minori, mi hanno detto che mi servono i documenti e devo imparare la lingua italiana. Mi hanno aiutato non solo con i documenti, ma mi hanno trovato anche una casa famiglia nella quale stare: dormo, mangio e imparo la lingua e giochiamo anche a calcio.
Io sto al centro da otto mesi e mi trovo bene. Ho anche conosciuto dei ragazzi di diversi paesi, come per esempio dei ragazzi della Tunisia, del Marocco, del Pakistan, dell’india, Ucraina, Nigeria e Cina.
Poi facciamo anche dei laboratori come quello di musica.
Dove abito invece mi trovo abbastanza bene perché ci sono i ragazzi napoletani che non mi capiscono bene, gli operatori invece mi capiscono un po’ perché dopo che gli ho raccontato la mia storia hanno incominciato a chiacchierare con me per conoscere le cose che mi piacciono e quelle che non mi piacciono, come per esempio la cioccolata, che tu sai a me non piace proprio.
Oltre tutte queste cose che fanno per me, mi hanno anche promesso che l’anno prossimo potrò frequentare le scuole superiori così potrò realizzare il sogno che ho da bambino. Vi voglio tanto bene.