Aftab
Cara e dolce mamma, sono tuo figlio, ti penso e mi chiedo come stai.
È passato un anno che sono in Italia con Papa’.
Il suo lavoro va bene, io invece sono disoccupato ma vado a scuola tutti i giorni per imparare la lingua italiana.
Tutti i giorni sono uguali: mi svegliò, prendo il pullman e vado a scuola, faccio un giro con altri amici pakistani e poi torno a casa. Il pomeriggio faccio i compiti e prego. Prego Dio che domani sia migliore del giorno passato. Le mie giornate trascorrono molto tranquille.
Penso sempre ai miei fratelli, mi chiedo loro cosa pensano e cosa stanno facendo.
Sono molto contento perché Papa’ sta aprendo u negozio ad Agropoli, presto ti manderemo un po’ di soldi in Pakistan per comprare una casa.
Spero di vederti presto perché mi manchi tanto e poi ti voglio raccontare tante cose da vicino.
Ciao mamma, ci vediamo presto in Italia o in Pakistan.