Asanyo

Caro Salehe,

sono Asanyo, non sono più in Ghana. Come stai? E la tua famiglia? Ho deciso di scriverti per raccontarti di un episodio che mi ha colpito nella mia vita : riguarda la mia adolescenza, quando è morto mio padre.
Dopo la sua morte ci mancava tanto e io, insieme ai miei fratelli, non siamo potuti più andare a scuola, perché mia madre non poteva pagare.
Appena uscito da scuola ho aiutato mia madre nel vendere frutta e verdura.
Dato che non guadagnavamo tanto ho deciso di andare in Libia.
Quindi ho preparato la mia borsa e ho preso i soldi di mia madre.
Sono uscito di casa la mattina presto senza dire niente a mia madre, dove stavo andando.
Sono arrivato alla frontiera del Ghana, a nord del confine con il Burkina Faso, qui ho incontrato anche dei ragazzi che andavano in Libia.
Li ho conosciuti e abbiamo viaggiato insieme.
Dopo due giorni siamo arrivati a Niame la capitale di Niger, dove abbiamo cercato l’autobus per andare ad Agadez. Abbiamo dormito per due giorni e poi siamo andati a Doruku, la frontiera di Niger a nord con Libia.
A Duruku ho fatto due settimane di viaggio per raggiungere il Gatron frontiera di Libia. E’ stato molto difficile perché abbiamo attraversato il deserto e faceva molto caldo.
Abbiamo percorso il deserto per nove giorni senza acqua e senza cibo.
Una volta entrati nella città di Gatron siamo stati arrestati da militari della Libia.
Dato che ero minorenne sono stato trasferito nella capitale di Tripoli con altri due ragazzi. Dopo cinque giorni sono stato scarcerato e ho trovato lavoro a Tripoli come vigilante per la casa di una signora che mi ha dato pochi soldi. Così ho deciso di venire in Italia con la barca.
Il Libia non c’è libertà quindi ho deciso di pagare un signore che mi aiutasse nel venire in Italia.
Il primo maggio 2008 sono arrivato a Lampedusa .
Dopo due anni che mi trovo in Italia ho capito che anche se mi manca il mio paese, sto bene qui, perché lavoro per mandare i soldi alla mia famiglia.
E’ da tanto che non ho vostre notizie.
Ora ti lascio ed aspetto con ansia una tua risposta.

Un abbraccio.
Asanyo